Il volume, scritto a quattro mani da Faligot e Krop, giornalisti-scrittori da sempre interessati al mondo dell'intelligence, intende percorrere l'intera storia della Direction de la Surveillance du Territoire (DST), Servizio di controspionaggio francese.
Gli Autori ritengono utile sottolineare, in primo luogo, come la DST per i francesi indichi realtà spesso opposte: da un lato è vista come un'organizzazione di polizia unica nel mondo democratico, in grado - per oltre cinquant'anni - di opporsi, quale punta di lancia, allo spionaggio comunista; dall'altro, invece, come una sorta di "polizia politica", nota per affari asseritamente poco chiari verificatisi nel corso della sua attività istituzionale.
L'excursus sulla storia del Servizio d'intelligence prende le mosse a partire dalla data della sua costituzione per dipanarsi nel corso degli anni fino ai nostri giorni e all'attuale configurazione dell'Organismo. Proprio sulle origini del Servizio, gli Autori dissertano volentieri senza però fornire una data ufficiale cui ricondurre la sua costituzione. Le ricerche storiografiche condotte da Faligot e Krop, infatti, prendono in considerazione sia la tesi dei c.d. "puristi", secondo i quali la data di nascita della DST dovrebbe risalire al 1870 (quando il controspionaggio francese fu sciolto a seguito dell'affaire Dreyfus), sia l'ipotesi di altri studiosi che la identificano rispettivamente nel maggio 1899 (quando tutti i Servizi di controspionaggio furono collocati alle dirette dipendenze del Ministro dell'Interno), ovvero nel 1937, alla vigilia della seconda guerra mondiale (quando con il decreto del 9 marzo, il Governo Léon Blum approvò la creazione di dieci posti da commissario speciale della Surveillance du Territoire).
Il racconto, in un continuo intreccio di avvenimenti storici e di vicende di spie, offre al lettore la possibilità di ritrovare in queste pagine non solo i grandi temi che hanno caratterizzato gli ultimi cento anni di storia mondiale, ma anche tutti i grandi protagonisti della DST e della politica francese.
Tuttavia, gli Autori stessi avvertono circa la veridicità ed obiettività di quanto riportato nel libro, affermando che laddove gli enigmi non sono stati risolti, sono state fatte indagini o meglio contro-indagini da parte degli Autori al fine di poter trarre conclusioni attendibili.
Del resto, la mancanza o l'insufficienza di elementi in grado di consentire la comprensione di fatti importanti, caratterizzanti la storia di un popolo e di un paese, com'è fisiologico per l'attività di un servizio segreto nella contemporaneità dei fatti, reca con sé la controindicazione di "lavorare di fantasia" e di alimentare l'immaginario della collettività, con conclusioni non sempre rispondenti alla verità. Per chi opera quotidianamente nel settore dell'intelligence, questa contraddizione è ancora più pregnante e, forse paradossalmente, si avverte manifestamente proprio quando la lettura di un testo, come quello proposto, coinvolge ed appassiona, portando alla ribalta vicende - quali quelle degli agenti sovietici degli anni '20, il tentativo di assassinio organizzato contro il generale de Gaulle o, per venire ai nostri giorni, le vicende legate a Milosevic - che hanno trovato larga eco nell'opinione pubblica.
Il pregio del volume è indubbiamente quello di aver proposto in modo esauriente, ma anche piacevole e mai farraginoso, le tematiche trattate, organizzando le notizie in modo sistematico e cronologico al fine di offrire un quadro completo e circostanziato dei momenti più significativi della storia francese, prima che della DST, concludendo con un interrogativo posto dagli autori per gli anni a venire: cosa diventerà la DST? Allineerà le sue potenzialità a quelle della NATO o piuttosto rappresenterà l'FBI europeo?